Chiesa di Montserrat

Tempio in cui riposano le spoglie di Calixto III (Alfonso de Borja) e Alessandro VI (Rodrigo de Borja).
Vicino a Campo de' Fiori si trova la chiesa di Santa María de Monsterrat, la chiesa nazionale degli spagnoli, dove riposano le spoglie dei due papi valenciani, Calixto III (Alfonso de Borja) e Alessandro VI (Rodrigo de Borja).
Calixto III, morto il 6 agosto 1458, fu sepolto nella cappella di Santa María de las Fiebres, annessa alla basilica vaticana. Suo nipote, Alessandro VI, morto il 18 del 1503, fu sepolto nel mausoleo che lui stesso aveva fatto costruire per suo zio.
Decenni dopo, l'allora gesuita Francisco de Borja, pronipote di Alessandro VI, che prestò servizio come generale della Compagnia, cercò di portare le spoglie dei suoi parenti nella Basilica di Santa Maria Maggiore o nella futura chiesa dei Gesuiti a Ferrara. La sua morte nel 1572 interruppe l'iniziativa.
La ristrutturazione della Plaza de San Pedro, nel 1585, e la scomparsa della cappella dove furono sepolti fecero sì che le loro spoglie finissero in un'urna di piombo. Nel 1610, Joan Bautista Vives, di Siviglia, al servizio dell'Inquisizione a Roma, trasferì le spoglie nella sacrestia della chiesa di Santa María de Montserrat.
Già nel XIX secolo l'ambasciatore spagnolo a Roma, il conte di Coello, decise di nobilitare la sepoltura dei due papi spagnoli e commissionò a Felipe Moratilla un monumento funerario, terminato nel 1889, situato nella cappella di San Diego. Spazio che hanno condiviso fino al 1980 con le spoglie di Alfonso XIII.
La chiesa di Montserrat ha le sue origini in un ospedale creato nel 1350 per ospitare i sudditi della corona d'Aragona e nella chiesa successiva, la cui costruzione iniziò nel 1518 e durò fino al XVII secolo.
L'attuale invocazione di Santiago e Montserrat è già più recente. Nel 1817 la chiesa di Santiago, situata in piazza Navona, fu chiusa e quella di Montserrat divenne la chiesa ufficiale della Spagna a Roma. La maggior parte delle opere d'arte del tempio estinto sono passate alla nuova sede.
La Cappella Maggiore è presieduta da una crocifissione dipinta da Girolamo Siciolante da Semoneta nel 1565. Nella Cappella della Virgen del Pilar c'è una tela dove la sua figura è accompagnata da quelle di San Vicente Ferrer e dell'Apostolo Santiago, opera di Francesco Preciado de la Vega, pittore sivigliano del XVIII secolo.
Di grande interesse le due tombe nella cappella di Santiago el Mayor. Uno di Alfonso de Paradinas, morto nel 1485, fondatore della chiesa di Santiago, e l'altro di Juan de Fuensalida, vescovo di Terni, segretario di Alessandro VI, morto nel 1498.
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